Abitanti
nel 1991: 267
Il
territorio comunale si estende per 19,26 kmq su una dorsale rocciosa di
origine Vulcanica e comprende tutta l'isola. L'unico centro abitato
è situato a nord-est, su un promontorio sovrastante
l'insenatura dove si trova il porticciolo. Fu annessa alla provincia
di Livorno nel 1925, dopo il distacco da quella di Genova.
Nota a etruschi, greci e romani (nel 67 a.C. Pompeo fece piazza
pulita del covo di pirati che vi si annidava), nel IV secolo Capraia
divenne meta di monaci anacoreti e fu posta sotto la giurisdizione
del vescovato di Luni. Nel 962 Ottone I la concesse a Pisa; più
volte insidiata e conquistata dai Saraceni, divenne dominio genovese
nel 1283.
Dopo
alterne vicende, nel 1407 entrò a far parte dello stato fiorentino,
ma agli inizi del XVI secolo tornò nuovamente in mano genovese,
appartenendo prima alla famiglia de' Mari, contro la quale gli isolani
si ribellarono, quindi al Banco di San Giorgio e infine, nel 1562,
direttamente alla repubblica di Genova. Questa, salvo brevi intervalli,
la governò fino all'occupazione inglese del 1814. Il trattato di
Vienna del 1815 l'assegnò (con tutta la Liguria, della quale aveva
condiviso la sorte anche nel periodo della dominazione francese) al regno
di Sardegna. Nel 1872 parte del suo territorio fu destinata a una colonia
agricola penale, esistente ancora oggi.
Da vedere: La vegetazione, ricca, è costituita
da specie rarissime. Fortezza di S. Giorgio, eretta dai
Genovesi nel 1400 su di un precedente nucleo Pisano. Il Porto,
con i resti di una villa romana. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e
Giuridici
Fotografia di Gianfranco Bracci |