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Abetone

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Abitanti nel 1991: 758

Il territorio comunale si estende per 31,26 kmq sui due versanti del passo dell'Abetone, nella montagna dell'Appennino tosco-emiliano. Originariamente compreso parte nella comunità di Cutigliano e parte in quella di Fiumalbo (Modena), è comune autonomo dal 1936.

Il capoluogo nacque in seguito alla costruzione della strada di collegamento fra la Toscana e il territorio estense, come stazione commerciale e di posta (1766-1779); l'avvenimento è ancor oggi ricordato dalle due piramidi in pietra poste in onore di Francesco III di Modena e di Pietro Leopoldo I di Toscana. Ma la strada non contribuì all'incremento commerciale desiderato e dopo l'unificazione italiana decadde anche come itinerario di transito. È stato dunque solo nell'ultimo quarantennio che il comune, grazie alle sue fortune turistiche, si è progressivamente sviluppato.

Abetone, la più nota località di montagna dell'Appennino pistoiese, a 1388 m s.l.m., prese il nome da un colossale abete che fu abbattuto quando i Lorena e gli Este fecero costruire la strada transappeninica che collegava i ducati di Modena e di Toscana.
E' antico luogo di villeggiatura estiva e apprezzata località per le attività sciistiche. I 3700 ettari della foresta dell'Abetone, che si estende dai 1100 m ai 1800 m, è percorsa da strade e sentieri e si presenta con la tipica flora montano appenninica di aceri e faggi, abeti, larici e pini silvestri. Al suo interno è situato anche, a 1315 m, l'Orto botanico forestale che fa parte dell'Eco museo della montagna pistoiese. Nei dintorni dell'Abetone, scendendo per tre km sul versante dell'Emilia, si risale poi in Val di Luce e da qui la seggiovia sale fino a 1940 m, all'Alpe Tre Potenze, che rappresentava il confine fra il granducato di Toscana ed il ducato di Modena e Lucca.

Da vedere:
Foresta demaniale dell’Abetone, costituita da formazioni di alberi di alto fusto, in prevalenza faggi ed abeti bianchi secolari. Si estende per 3700 ettari da quota 950 a 1930 m, è di grande impatto paesaggistico.

Parte storica riprodotta su autorizzazione della Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e Giuridici
Fotografia di Sandro Santioli


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