Abitanti nel 1991: 10.164
Il
territorio del comune di Aulla si estende per 59,79 kmq in zona collinare
nella Val di Magra. Antico castello, ha raggiunto l'attuale estensione
territoriale nel secolo scorso quando gli furono aggregate la frazione
di Caprigliola (nel 1870) e quella di Albiano (nel 1881).
Il borgo sorse nell'antichità come punto di sosta lungo
un'importante direttrice di traffico e nell'884 Adalberto,
marchese di Toscana, vi fondò un castello e l'abbazia di
San Caprasio, «inter flumes Macrae et Aulae». Col tempo gli
abati assunsero sul territorio circostante una forma di sovranità,
ufficialmente ratificata da una bolla di Onorio II nel 1126 e poi
da un diploma di Federico II nel 1222. Passata verso la fine del XIII
secolo sotto la giurisdizione del vescovo di Luni, circa un secolo più
tardi Aulla divenne possesso dei Malaspina di Ponzano. Tra alterne
vicende (ormai la cittadina con il suo territorio era divenuta una zona
strategica di notevole importanza e rientrava perciò nelle
mire di grandi antagonisti: Pisa, Lucca, Genova, Firenze che con Giovanni
dalle Bande Nere la conquistò e la possedette dal 1525 al 1529),
questi la tennero fino al 1543, quando cedettero il marchesato di Aulla
alla famiglia genovese dei Centurione. La nuova dominazione durò
fino al 1704. Posta nel 1710 all'incanto dall'imperatore di Baviera, Aulla
fu acquistata dai Malaspina di Podenzana per 30.000 fiorini. Abolito
il feudo da Napoleone, dopo il congresso di Vienna fu assegnata ai duchi
estensi di Modena, ai quali rimase fino al Risorgimento, quando entrò
a far parte della provincia di MassaCarrara (1859). Durante l'ultima
guerra fu rasa al suolo dai bombardamenti anglo-americani. Nel corso
della lotta di Liberazione, particolarmente attive e audaci furono le
formazioni partigiane che, dopo avere duramente contrastato le
truppe tedesche che si ritiravano, riuscirono, il 24 aprile 1945, a
liberare la cittadina prima dell'arrivo degli alleati.
Da vedere: La Brunella, fortilizio eretto nel
Cinquecento; vi ha sede il Museo di Storia Naturale della Lunigiana
che illustra efficacemente i vari ambienti del territorio. Madonna
della Neve, santuario costruito nel primo Seicento, è meta
di pellegrinaggi. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e Giuridici |