Abitanti nel 1991: 3.013
Il
territorio del comune di Cinigiano si estende per 161,66 kmq su un'area
collinare che degrada verso la piana di Grosseto, partendo dal gruppo
montuoso dell'antiappennino tirrenico su cui svetta l'Amiata. Castello
medievale, fu capoluogo di podesteria nel periodo mediceo. Nel 1956
ha subito il distacco della frazione di Montenero, aggregata nel 1956
al comune di Castel del Piano.
Sul territorio comunale esercitarono la loro signoria in età
medievale i discendenti di Bernardino di Cinigiano, legati
da vincoli vassallatici ai conti Aldobrandeschi del ramo di Santa Fiora.
Nel 1254, i figli di Bernardino posero il castello e il suo distretto
sotto l'accomandigia della repubblica di Siena, rinnovando così
un atto di sottomissione al quale peraltro non si dimostrarono mai troppo
fedeli, abituati com'erano a tiranneggiare le misere popolazioni del luogo.
Dopo l'ennesima prova di infedeltà, Siena bandì nel 1278
Bernardino di Cinigiano, figlio del capostipite, con l'accusa di avere
assalito un prelato francese che si recava a Viterbo presso la corte di
papa Giovanni XXI.
Verso la fine del XIV secolo Cinigiano era passata, attraverso
vicende non chiarite, sotto la signoria dei conti Guidi di Poppi e
di Battifolle. Nel 1389 Siena decise di recuperare il castello attraverso
il pagamento di 2.500 fiorini d'oro al conte Francesco di Ugone di Battifolle,
ma ancora agli inizi del secolo XV Cinigiano dipendeva dai medesimi signori.
Solo nel 1404 gli abitanti, liberandosi dalla signoria della
stirpe casentinese, si sottomisero alla repubblica di Siena,
della quale condivisero le principali vicende. Nel 1766, su editto
di Pietro Leopoldo di Lorena, il suo territorio entrò a
far parte della nuova provincia grossetana.
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e Giuridici
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