Abitanti nel 1991: 1.558
Il
territorio comunale si estende per 23,80 kmq e abbraccia tutta la superficie
dell'isola, una delle maggiori dell'arcipelago toscano. Ha due soli centri:
Giglio Castello, già capoluogo della comunità granducale,
e Giglio Porto.
Le prime notizie storiche attendibili risalgono al IX secolo
quando, in base al cosiddetto falso diploma di Carlo Magno e Leone III,
l'isola del Giglio fu donata, insieme a Giannutri, all'abbazia
delle Tre Fontane. Nei secoli XII e XIII fu sottoposta alla signoria
degli Aldobrandeschi, che fra il 1339 e il 1345 cedettero
tutti i loro diritti di possesso alla repubblica senese. Nella
stessa epoca si affermò tuttavia il dominio effettivo dei pisani,
che controllavano quel tratto di mare fin dall'XI secolo.
Alla
capitolazione di Pisa, nel 1406, l'isola passò sotto la
dominazione di Firenze e vi restò fino al 1447, quando
fu occupata da Alfonso di Aragona, per essere ceduta poi, nel
1460, alla famiglia Piccolomini. Nel 1559, nel quadro del riassetto
territoriale seguito alla conclusione delle guerre d'Italia, fu venduta
a Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I, alla morte della quale fu
incorporata nel granducato. Soprattutto a partire dal XVI secolo
fu oggetto di ripetute scorrerie di pirati, tanto da dover essere
più volte ripopolata, come avvenne per esempio nel 1561, quando
Cosimo I promosse l'immigrazione di una colonia di greci.
Da vedere: Villa marittima, resti di una villa
del I sec. a.c.. Torre del Lazzaretto, del 1622. Rocca
pisana, di impianto trecentesco (ne rimane una porta), fu radicalmente
ristrutturata intorno al 1600. All’interno delle mura si trova
la parrocchiale di S. Pietro Apostolo, anch’essa del
trecento, ampliata poi nel secolo XVIII. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e
Giuridici
Fotografia di Sandro Santioli |