Abitanti nel 1991: 532
Il territorio del comune di Montemignaio nel Valdarno casentinese si estende
per 26,06 kmq sulle boscose pendici nord-orientali del Pratomagno, fra
il monte Secchieta e il valico della Consuma. Fu in origine centro signorile;
con la separazione dal comune di Castel San Niccolò nel 1808 divenne
sede di comunità, raggiungendo l'assetto attuale nel 1868 quando
gli furono tolte cinque frazioni aggregate a Castel San Niccolò.
Montemignaio, ricordato per la prima volta nel 1103 in un bolla
con la quale il pontefice Pasquale II confermava la pieve
di Santa Maria alla diocesi fiesolana, fu feudo dei conti Guidi
di Battifolle, come attestano i privilegi concessi loro da Arrigo
VI e da Federico II; e qui, nell'intento di fortificare la zona, essi
costruirono una rocca, chiamata Castel Leone o Castiglione. Il
conte Galeotto, ultimo di quel ramo, fu privato del dominio quando nel
1342 gli si ribellarono gli abitanti di Castel San Niccolò,
coi quali avevano fatto causa comune gli uomini di Montemignaio. Tutto
il territorio entrò allora a far parte della repubblica
di Firenze che ne fece una podesteria detta della Montagna Fiorentina,
comprendente Battifolle, Borgo alla Collina, Castel San Niccolò
(che ne era il capoluogo) e Ortignano; l'acquisto di questa comunità
fu sancito nel 1359 con un atto pubblico di rinunzia a favore di
Firenze fatto dal conte Marco Novello dei Guidi di Modigliana.
Per i secoli seguenti non si sono tramandati ricordi di rilievo
se non la notazione di condizioni di vita sostanzialmente ingrate per
gli abitanti: nella prima metà dell'Ottocento si rilevava che il
territorio comunale non era attraversato da strade rotabili, non aveva
medico condotto né maestro elementare. Durante il secondo conflitto
mondiale la popolazione di Montemignaio a più riprese dovette subire
violenze e rappresaglie.
Da vedere:
S. Maria Assunta, Pieve romanica fondata nel secolo XI.
Castello, in alto, a 873 m, dominano l’abitato i resti
del maestoso Castel Leone eretto dai Guidi nel XII secolo. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e Giuridici |