Abitanti nel 1991: 755
Il
territorio comunale di Monteverdi Marittimo si estende per 98,35 kmq nell'alta
valle del fiume Cornia, sul versante meridionale delle Colline Metallifere.
La comunità autonoma ha origine dalle riforme leopoldine.
La storia del castello di Monteverdi è legata a quella dell'abbazia
di San Pietro a Palazzuolo (fondata nel 754), alla quale appartenne grazie
alla donazione fatta ai monaci nel 1063 da Ugo della Gherardesca. Nel
1230, Monteverdi fu posta sotto la tutela politica del comune di Massa
e nel 1308 il borgo venne cinto di mura; ma nel 1340, risultando ormai
troppo gravoso per gli abati garantire la sicurezza del luogo, fu ceduto
a Volterra. Conquistato nel 1405 da Firenze, nel 1431 dagli Appiani, nel
1447 dalle truppe di Alfonso d'Aragona, tornò a Volterra nel 1449,
che lo tenne fino all'annessione fiorentina del 1472. Nel 1665
il granduca Ferdinando II lo eresse in feudo granducale con il titolo
di marchesato e lo assegnò al nobile volterrano Ferdinando Incontri,
ai cui discendenti rimase fino alla sua costituzione in comunità
autonoma (1776). Nel 1920 aggiunse la denominazione di Marittimo.
Da vedere: S. Pietro in Palazzuolo, le rovine
di questa duecentesca badia dall’imponente torre campanaria,
sono poco fuori l’abitato. |
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