Abitanti nel 1991: 4.989
Situato
nella Val d'Era, su un'altura che domina lo sbocco del fiume in pianura,
il territorio comunale di Peccioli si estende per 92,63 kmq. Sede di
podesteria, fu dichiarato capoluogo di comunità nel 1776 da Pietro
Leopoldo.
Castello di proprietà dei conti della Gherardesca, Peccioli
fu venduta nel XII secolo al vescovo di Volterra. Varie volte caposaldo
della resistenza dei castelli della Val d'Era contro le mire espansionistiche
di Pisa, fu da questa conquistata nel 1163. La concessione
imperiale della giurisdizione politica e militare su quella zona scatenò
contrasti secolari con il vescovo volterrano, che nel 1284, approfittando
della sconfitta pisana della Meloria, si pose sotto la protezione di Firenze
in cambio della metà dei dazi sulle saline e sulle miniere di rame.
Riconsegnata ai pisani l'anno successivo con la condizione dell'abbattimento
delle mura, questi poterono in realtà ottenerne l'effettivo possesso
solo nel 1293 con la pace di Fucecchio. Nel 1406, alla capitolazione
della repubblica pisana, Peccioli si sottomise alla repubblica di Firenze,
sotto il cui dominio rimase - tranne un breve periodo di occupazione del
Piccinino, capitano del duca di Milano, nel 1431, e una breve ribellione
nel 1529, quando, durante l'assedio di Firenze, accolse le truppe del
principe d'Orange - fino all'unità d'Italia, condividendo le sorti
del granducato di Toscana.
Da vedere: S. Verano, prepositurale del XII secolo,
rifata nell’800. L’oratorio attiguo conserva il soffitto
seicentesco intagliato ed importanti dipinti. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e Giuridici |