Abitanti nel 1991: 4.442
Il territorio comunale di Subbiano si estende per 78,24 kmq nel Valdarno
aretino tra i rilievi dell'Alpe di Catenaia e la riva sinistra del fiume.
Fu centro feudale e poi podesteria; divenne capoluogo di
comunità autonoma con la riforma Leopoldina del 1776.
L'origine dell'insediamento umano è probabile che sia stata una
torre a difesa di un ponte sull'Arno, costituendo il luogo
un nodo stradale strategicamente importante sui confini
del territorio appartenente all'esarcato bizantino. La prima
notizia documentata di Subbiano risale comunque al 1015, e in quell'epoca
risulta possesso del vescovo d'Arezzo;
tale restò almeno fino al 1163, come risulta da un privilegio
imperiale con il quale il vicario di Federico I ordina la restituzione
della torre di Subbiano tolta con la violenza al preposto della cattedrale
di Arezzo da un certo Ugo di Guittone. Entrato, almeno per metà,
in possesso dei conti Guidi e a questi confermato da Arrigo VI (1191)
e da Federico II (1220), passò successivamente sotto il
dominio dei Tarlati di Pietramala fino a quando nel 1338 Pier Saccone
Tarlati lo cedette alla repubblica fiorentina. In seguito alla
cacciata del duca d'Atene (1343) Subbiano si sottrasse al governo di Firenze
per poi sottoporvisi di nuovo, definitivamente, nel dicembre 1384. In
età moderna fu sede di una podesteria minore, soppressa nel 1840.
Da vedere:
Palagio fiorentino, edificato al posto dell’antica residenza
dei conti Guidi, distrutta nel 1440, ospita il Museo d’Arte
Contemporanea, raccolta di pitture e sculture di famosi artisti
contemporanei.
Porciano, minuscolo paese posto sopra l’abitato di Stia
e dominato dai resti del famoso Castello, nel quale nel 1311 Dante,
che vi era ospite, scrisse la lettera ai Fiorentini.
Madonna del Ponte, antica chiesa abbellita da una terracotta
del 1531 della bottega dei Della Robbia.
S. Maria Assunta, eretta nel XII sec. su una chiesa preesistente
e più volte rimaneggiata, ha come campanile una torre medievale.
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