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Villafranca in Lunigiana

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Abitanti nel 1991: 4.733

Il territorio comunale si estende per 29,49 kmq, nel punto più stretto della Val di Magra, alla confluenza del torrente Bagnone, lungo la via della Cisa. Divenne capo luogo di comunità nell'Ottocento e assunse la denominazione attuale nel 1863.

Il territorio di Villafranca in Lunigiana fu abitato fin da epoche preistoriche, come attestano le statue-stele rinvenute a Malgrate, nella selva di Filetto, e a Fornoli, ma le prime notizie storiche certe si situano successivamente all'anno Mille, quando era un dominio signorile dei Malaspina. Nel 1221, alla divisione dei possedimenti fra i vari rami della famiglia, Villafranca toccò a Corrado I, detto l'Antico, del ramo dello Spino Secco di Mulazzo, il cui figlio Federico I fondò il ramo di Villafranca e fu fatto prigioniero dai ghibellini senesi a Montaperti nel 1260. Fra i figli di Federico I vi fu anche il Corrado Malaspina citato da Dante nel Purgatorio; un altro membro di questo ramo dei Malaspina, Spinetta, fu podestà di Pisa nel 1393. Per la sua posizione strategica Villafranca fu oggetto di attacchi da parte degli Sforza nel 1487, di Giovanni dalle Bande Nere nel 1524 e degli spagnoli nel 1525. All'estinzione di questo ramo dei Malaspina, nella seconda metà del XVI secolo, passò con tutte le loro terre sotto il ducato modenese degli Estensi che, tranne il periodo della dominazione francese, ne rimasero signori fino all'unità d'Italia. Durante la seconda guerra mondiale Villafranca subì gravissimi bombardamenti. Il capoluogo è sede di un importante museo etnografico.

Da vedere:
Museo etnografico della Lunigiana, ha sede in un antico mulino, e raccoglie documenti e materiale della cultura tradizionale del territorio.
S. Francesco, chiesa del ‘500, conserva all’interno, preziose terrecotte robbiane.

Parte storica riprodotta su autorizzazione della Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e Giuridici

 
 
 
   
 
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