È
un insaccato di frammenti grossolani di carne suina confezionato con tela.
Ha forma cilindrica allungata, colore grigio scuro e profumo intenso.
Le pezzature si aggirano sui 5-10 kg.
Dopo la macellazione la testa, la cotenna e la lingua del maiale vengono
bollite in acqua per un tempo variabile fra le due e le cinque ore, a
seconda della zona di produzione. Dopo aver tolto le ossa della testa,
si aggiungono alla carne spezie di vario tipo (fra cui cannella e noce
moscata), sale, pepe, aglio e scorze di limone e di arancia. Per l’insaccatura
si impiegano tele di seta o sintetiche. Il prodotto viene posto quindi
a raffreddare in celle frigorifere oppure in appositi locali per circa
20 giorni al fine di ottenere la completa coagulazione del collagene contenuto.
Si produce da attobre a marzo e deve essere consumato fresco, al massimo
entro le due settimane.
La tipicità della soppressata è dovuta alla tecnica di
lavorazione, che segue una tradizione antica e immutata nel tempo, e anche
alla particolarità delle materie prime e degli ingredienti utilizzati:
la testa del maiale, le spezie e le scorze di limone e di arancia. Si
consuma con pane toscano senza sale e vini rossi robusti.
La soppressata toscana viene prodotta in tutti i salumifici toscani per
una quantità annua che si aggira intorno ai 5000 quintali.
Territorio interessato alla produzione |
Tutta la Toscana, in particolare le province
di Arezzo e di
Siena. |
Produzione in atto |
Attiva. |
Materiali, attrezzature e locali
utilizzati per la produzione |
• Locale di lavorazione
• Utensili da cucina
• Pentola per la bollitura
• Tele di stoffa sintetica o di seta per l’insaccatura
• Cella frigorifera
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