La
mela Carla è una mela dal frutto medio o grosso di forma irregolare;
somiglia alla mela Francesca, ma il rosso pallido predomina nettamente
sul verde e le lenticelle sono più evidenti. La polpa è
dura, meno croccante della Francesca, risultando quindi più pastosa.
Si raccoglie nell’ultima decade di settembre e, come molte vecchie
varietà, si conserva molto bene fino alla primavera. L’albero
ha un portamento vigoroso e presenta una certa tolleranza alla ticchiolatura.
La mela Carla, originaria dell’area fiorentina, era diffusa in
collina o negli orti delle case padronali. Sopravvive marginalmente con
poche piante isolate in collina presso vecchi casolari.
La mela Carla aretina è una vecchia varietà che spesso
si ritrova in orti e giardini di privati che consumano direttamente il
prodotto. Non è stato possibile stimare la quantità effettivamente
prodotta visto che, essendo ormai di pochi hobbisti, non entra nei normali
canali commerciali.
Territorio interessato alla produzione
Valdarno aretino e fiorentino, province
di Arezzo e Firenze.
Produzione in atto
A rischio.
Testi ed immagini di proprietà di Arsia e della Regione Toscana
riprodotti su autorizzazione.
Fotografia tratta da “Monografia delle principali cultivar di
melo” di Sansovini e Baldini