La
patata bianca del Melo presenta forma rotonda, leggermente schiacciata,
pasta di colore bianco e buccia liscia. Ha dimensioni medie ed è
caratterizzata da gusto delicato, consistenza farinosa e un alto contenuto
di amido e fosforo. Il prodotto viene coltivato oltre i mille metri di
altitudine senza alcun trattamento chimico.
Il terreno viene preparato in primavera, con concimazione di letame
naturale; la semina avviene all’inizio di giugno e la raccolta ai
primi di ottobre.Il prodotto generalmente viene seminato in terreni a
forte pendenza.
La raccolta è fatta manualmente. La patata viene conservata nei
locali delle piccole aziende agricole a temperatura ambiente per diversi
mesi, senza alcun trattamento per la conservazione.
La patata del Melo è coltivata da lungo tempo. Le aziende agricole
ancora oggi applicano le stesse regole produttive e di conservazione di
una volta.
La produzione effettivamente messa in commercio si aggira intorno ai
300 quintali all’anno; c’è poi un’altra quota
di prodotto, non facilmente stimabile, che viene utilizzata per l’autoconsumo
o per la preparazione di piatti negli agriturismi locali. Non ci sono
prospettive di aumento della quantità prodotta per la mancanza
di un’adeguata promozione del prodotto che potrebbe farne aumentare
la domanda, e per il prezzo poco remunerativo che spunta sul mercato.La
vendita avviene per lo più in zona, anche se una piccola percentuale
trova mercato nel resto della Toscana. In parte i clienti sono privati
che si recano direttamente in azienda per l’acquisto, in parte viene
venduta alla grande distribuzione (Unicoop).Questa patata è molto
conosciuta e apprezzata nella zona, ed è presente in numerose sagre
e fiere: in località Le Roncacce (Melo di Cutigliano) ogni anno,
la prima domenica di ottobre, si svolge la Sagra della patata del Melo.
Territorio interessato alla produzione |
Melo, frazione del comune di Cutigliano,
in provincia di Pistoia. |
Produzione in atto |
Attiva. |
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