Raggiunto
Castagno D'Andrea, paesino del Mugello, si prosegue lungo i tornanti della
stradella asfaltata ed in parte sterrata che sale con ampi tornanti al
bivacco del Borbotto (sempre aperto-sorgente nei pressi).
Lasciata l' auto, si continua lungo la forestale oltre una sbarra che
ne vieta il passo alle auto per inoltrarci nella bella foresta del Parco
Nazionale. Percorsi appena 400 metri si lascia lo stradello forestale
per prendere a destra (segnavia GEA) ed iniziare a salire per sentiero,
anche ripidamente, nella faggeta che ricopre i ripidi versanti del M.
Falterona. Tramite larghi tornanti si accede ad un crinale. Lo si segue
fino ad arrivare ad una finestra molto panoramica sulla zona degli "Scalacci
di Piancancelli" così detti per la loro conformazione geologica
composta di strati di arenaria strutturata in modo da essere simile a
delle enormi scale.
Il tratto finale del sentiero che sbuca proprio in prossimità della
croce di legno, in cima al Monte Falterona (1654 m) appare abbastanza
difficile a causa del peso della neve che, piegando gli alberelli dell'inopportuna
piantata sommitale d'abete, rende il percorso penetrabile solo con fatica.
Goduto il paesaggio sull'intera conca alluvionale del Mugello, si prende
a sinistra per scendere ad uno stradello sul versante casentinese che
presto risale fino alla panoramica cima del Monte Falco (1658 m). Puntando
decisamente a Sud si continua lungo la displuviale per raggiungere l'arrivo
di uno ski-lift relativo agli unici impianti sciistici della zona e aggirare
successivamente una stazione meteo dell'Aeronautica militare.
Ancora
un sentiero di crinale ed infine si arriva agli spaziosi prati della Burraia
dove ‚ possibile (se in gruppo e telefonando preventivamente tel.
0575/58891) ad Angiolo Ricci del soccorso alpino locale, farsi aprire
l'antico rifugio della Burraia di epoca granducale.
Consumato il pranzo al coperto si continua verso Sud fino a scendere giusto
sul passo della Calla (1296 m). Dal passo, percorse poche decine di metri
si prende a destra l'antica mulattiera granducale che scende ad un ponticello
recentemente ristrutturato e poi risale brevemente alla frazione di Campigna
(1068 m - Bar-Hotel-Ristorante "Granduca" tel. 0543/980051 /
Hotel "Lo Scoiattolo" tel. 0543/980052).
Percorrendo ancora circa 2 chilometri della strada che scende a S. Sofia,
peraltro poco trafficata, si arriva ad un bivio con una sterrata che scende
a sinistra fino all'Agriturismo "Il Poderose" dove l'amica Lorenza
vi sistemerà in modo molto accogliente!
Accesso |
Da Firenze con la S.S.n° 67 per Forlì
fino a S. Godenzo - bivio per Castagno D'Andrea.
Da Forlì con la S.S.n°67 per Firenze, via passo del Muraglione
fino a S. Godenzo - bivio per Castagno D'Andrea. |
Tempo |
Ore 6 |
Dislivello |
500 m. |
Difficoltà |
E, su sentieri a tratti ripidi ma segnalati
(segnavia G.E.A.) |
Salite Dure |
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Cartografia Esistente |
Itinerari naturalistici -S.EL.CA./ Comune
di Poppi - 1.15.000 - Cartografia 1:30.000 allegata al volume G.E.A.
- Multigraphic carta del Casentino - Carta del Casentino 1:50000 S.EL.C.A.
- Le Mappe di Airone 1:65.000 Giorgio Mondadori |
Informazioni |
Ufficio del Parco di S. Godenzo(Fi) tel.
0558375121 |
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