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Barga

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Abitanti nel 1991: 10.201

Il territorio di Barga, situato nella Garfagnana, si estende per 66,53 kmq sul versante sinistro della media Valle del Serchio, fin sui rilievi collinari compresi tra le valli laterali dei torrenti Corsonna e Loppora.

La prima menzione storica di Barga, che fu originariamente sede di tribù liguri - come testimonia il ritrovamento di alcune tombe a Bebbio e a Val di Vaiana - risale al X secolo. Dominio della famiglia longobarda dei Rolandinghi, passò successivamente, nel corso del XII secolo, sotto la giurisdizione lucchese. Da quel momento Barga tentò ripetutamente di sottrarsi al dominio di Lucca: nel 1185, quando l'imperatore Federico I liberò i paesi della Garfagnana dalla soggezione ai lucchesi, affidandone il governo al suo vicario Guglielmo di Pallodi, nel 1234, nel 1272 e, ancora, nel 1298. Alla morte di Castruccio Castracani degli Antelminelli, nel 1328, i barghigiani si consegnarono finalmente ai fiorentini, i quali spedirono un presidio che venne due volte respinto dai lucchesi, nel 1331 e nel 1332. Nel 1341, per intervento di Mastino della Scala, Firenze ottenne il definitivo possesso di Barga, che rimase fedele alla città e al granducato fino all'annessione al regno d'Italia. Più tardi, nel 1930, il centro venne elevato al rango di città. Barga ha dato i natali a Bolognino di Borghesano, cui è tradizionalmente riconosciuto il merito di avere introdotto a Bologna l'arte della seta, e al pittore Baccio Ciarpi (1578-1644).

Da vedere:
La Loggia del Podestà, fa parte dell’essenziale trecentesco Palazzo Pretorio, sede del Museo civico del territorio di Barga.
Piazza Angelio, nucleo antico della cittadina, è lo spazio più vasto dell’abitato dove si svolgono le principali manifestazioni culturali.
Palazzo comunale, severa costruzione in bugnato, si affaccia sulla Piazza del Comune.
Il Duomo, severa costruzione dedicata a S. Cristofano; fu eretto dal IX al XVII secolo in una posizione di grande effetto panoramico. Subì gravi danni nel terremoto del 1920. L’interno, basilicale a tre navate conserva preziose opere d’arte di varie epoche. Da notare il Pulpito duecentesco. La costruzione si appoggia ad un potente campanile merlato.

Parte storica riprodotta su autorizzazione della Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e Giuridici


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