Abitanti nel 1991: 5.504
Il
territorio del comune di Calci è posto al centro della Valgraziosa,
che degrada verso la pianura pisana, e ha una estensione di 25,16 kmq.
La sua costituzione a comune risale al 1867, quando la frazione
omonima fu staccata da Pisa. Nel 1884 fu arricchito della frazione di
Montemagno, distaccata da Vicopisano.
Di Calci si hanno notizie fin dal 780, anno in cui compare citata
nel documento con il quale i tre fratelli Gualberto, Ildeberto e Gumprando
destinano i loro in genti beni all'ampliamento dell'abbazia di San Savino.
Intorno al Mille il «locus Calcis» è il borgo più
importante della vallata, mentre nel 1222 appare già fortificato.
Più volte conquistato e saccheggiato, prima dai fuorusciti
pisani nel 1288, poi dalle truppe di Carlo IV nel 1369, e infine dall'esercito
del re di Napoli nel 1479, passò insieme a Pisa sotto il dominio
dei fiorentini all'inizio del XV secolo. Della sua vita in età
medievale Calci conserva tracce nella pieve di stile romanico-pisano.
Anche la celebre Certosa risale, nella sua struttura originaria, al 1366,
ma presenta imponenti rifacimenti settecenteschi che ne fanno uno dei
più eclatanti esempi di barocco esistenti in Toscana. A Calci nacque
Pier Bernardo dei Paganelli di Montemagno, che divenne papa col
nome di Eugenio III dal 1145 al 1153.
Da vedere: Pieve, antichissimo edificio romanico
risalente al secolo XI. L’interno conserva un prezioso fonte
battesimale scolpito in un solo blocco di marmo. La Certosa
di Pisa, situata ad 1 km fuori Calci, è un vasto complesso
monastico fondato nel 1366, che presenta una elegante facciata barocca
realizzata alla fine del Settecento. L’interno della chiesa
risente dei numerosi rimaneggiamenti effettuati durante i secoli.
In essa sono conservate mirabili opere d’arte di artisti di
diverse epoche. Nel refettorio si possono ammirare gli affreschi di
Bernardino Poccetti. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
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