Abitanti nel 1991: 3.241
Il
territorio comunale si estende per 26,97 kmq in una regione collinare
fra la Val d'Era e il solco vallivo di Collesalvetti. È comune
autonomo dal 1902 con l'aggregazione delle frazioni di Crespina, Tripalle
e Cenaia staccate da Fauglia.
Menzionata fin dal x secolo come castello posto sotto la giurisdizione
della diocesi di Pisa, Crespina passò sotto quella lucchese nel
1115. Occupata dalle truppe della repubblica di Pisa nel 1165, fu
restituita ai lucchesi dieci anni dopo, ma per breve tempo, dato che nel
XIII secolo risulta inclusa nel capitanato pisano delle Colline Inferiori.
Nel corso del XIV secolo, a opera delle truppe di Firenze in guerra
con Pisa, subì ripetute devastazioni e distruzioni, la più
importante delle quali fu l'abbattimento della rocca nel 1332. Nel 1405,
dopo un lungo assedio, fu conquistata dai fiorentini, che anche
in seguito dovettero mantenere il loro dominio con le armi, come dimostra
il tentativo di ribellione, conclusosi con lo smantellamento del castello
e della rocca, verificatosi nel 1431, durante la spedizione del Piccinino,
comandante l'esercito del duca di Milano in guerra con Firenze. Dichiarata
capoluogo di podesteria dipendente dal Vicariato di Lari dal 1415,
venne posta sotto la giurisdizione del capitanato di Livorno nel 1680.
Fu annessa nel 1776 al comune di Fauglia, rimanendo sotto la sua amministrazione
fino all'inizio di questo secolo. Al pari di molti altri comuni della
provincia di Pisa, Crespina è stata caratterizzata, fin dai primi
anni del Novecento, da una forte presenza socialista e si è
opposta all'avvento e alla penetrazione del fascismo.
Da vedere: S. Michele, antica chiesa che custodisce
al suo interno una pregevole tavola di Bernardo Daddi ed altre opere
d’arte. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
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