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Comuni della provincia

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Guardistallo

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Abitanti nel 1991: 938

Il territorio comunale si estende per 23,79 kmq in Val di Cecina, sulla sommità di un colle che degrada a nord-est verso la confluenza del fiume Sterza con il Cecina. È diventato comune autonomo con le leggi leopoldine.

Castello di origine longobarda, come testimonia lo stesso nome, nell'XI secolo Guardistallo era sotto la signoria dei della Gherardesca, che nel 1154 ne fecero dono al vescovo di Volterra, dal quale dipese, per la giurisdizione ecclesiastica, anche nei secoli seguenti. Posto sotto il dominio politico di Pisa, vi si ribellò nel 1345 quando quella repubblica era minacciata da Luchino Visconti. Ridotto all'obbedienza, ne seguì le sorti fino alla vittoria, nel 1406, di Firenze, alla quale fece giuramento di fedeltà nello stesso anno. Nel 1447 fu occupato dall'esercito di Alfonso di Aragona, re di Napoli. Riconquistato poco tempo dopo dai fiorentini, partecipò in seguito alla sfortunata ribellione di Pisa contro Firenze. Nel 1738-39 Guardistallo fu costituita in feudo da Francesco II e assegnata con il titolo di marchesato a Carlo Ginori, dignitario della corte lorenese, al quale rimase fino al 1776. Seguì le sorti del granducato, passando sotto la dominazione francese, fino all'unità d'Italia. Nel 1920, ancora amministrata da una giunta socialista, ha opposto una forte resistenza alla penetrazione fascista, sfociata, nel 1943, in una serie di azioni partigiane. A questa attività fece seguito una feroce rappresaglia tedesca, il 29 giugno 1944, nella quale trovarono la morte 52 civili e 11 partigiani.

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