Abitanti nel 1991: 3.349
Il territorio del comune di Lucignano in Val di Chiana si estende per
kmq 44,90, parte in collina e parte nella sottostante pianura, compreso
tra due immissari del Cana le Maestro della Chiana, il torrente Esse e
il fosso Vertege e anticamente attraversato dalla via Cassia Adrianea;
il capoluogo è situato sulla sommità di un colle che fa
parte della dorsale dei monti di Palazzolo. Probabilmente insediamento
longobardo, poi libero comune, infine sede di vicariato.
Lucignano, che si vuole fondato dalla famiglia romana Licinia,
viene ricordato per la prima volta nell'XI secolo in alcune
pergamene appartenute alla badia di Agnano in Val d'Ambra. Ma poco
nota è la sua storia almeno fino alla metà del Duecento:
si suppone che la cittadina, in questo periodo, si sia retta liberamente,
subendo tuttavia l'indiretto dominio di Arezzo.
Dopo la battaglia di Campaldino i fiorentini vittoriosi lasciarono
Lucignano, insieme a Monte San Savino, sotto una sorta di protettorato
senese; tornato sotto Arezzo nel corso del primo Trecento, nel 1336
durante la guerra tra Arezzo e Perugia il castello passò al
comune di Perugia. Riconquistata la propria indipendenza nell'agosto
del 1343, fu costretto a sottomettersi dapprima nel 1353 a Firenze,
quindi nel 1370 a Siena; con la conquista di Arezzo e del suo contado
da parte fiorentina nel 1384, Firenze rientrò in possesso di
Lucignano, seppure con un esborso di 8000 fiorini d'oro versati ai
senesi. Riconquistato nel 1390 da Siena, con l'aiuto delle truppe del
duca di Milano Gian Galeazzo Visconti, Lucignano iniziò una lunga
dipendenza dalla repubblica senese che si protrasse per un secolo
e mezzo; solo nel 1553 venne in potere dello stato mediceo, che lo
elesse capoluogo di un vicariato che ospitava i magistrati residenti
alternandosi con Monte San Savino.
Da vedere:
L’intero borgo murato medievale, che è rimasto integro
fino ad oggi.
Palazzo comunale, edificio trecentesco decorato con stemmi
in pietra, con l’interno decorato di affreschi.
Alcune sale sono adibite a Museo comunale, nel quale è
esposto l’Albero di Lucignano, enorme reliquiario a forma
di albero, opera di orafi senesi.
S. Francesco, chiesa trecentesca con facciata romanica a corsi
bianchi e grigi, ha l’interno a croce egizia. Di notevole interesse
le opere d’arte che racchiude all’interno.
S. Michele Arcangelo, collegiata del 1594, mirabilmente inserita
nel contesto urbano.
Madonna delle Querce, Santuario risalente alla seconda metà
del 1500, edificato su progetto del Vasari. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
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