Abitanti nel 1991: 1.318
Il
territorio comunale si estende per 58,84 kmq nella bassa Val di Cecina,
alle estreme propaggini delle Colline Pisane, in zona di media e bassa
collina. In origine terra signorile, Riparbella fu creata comunità
autonoma nel 1755; ha subito una diminuzione territoriale nel 1892,
quando la frazione di Palazzi di Collemezzano è stata aggregata
al comune di Cecina.
Situata in una zona paludosa e malsana formata dal fiume Cecina,
Riparbella passò nel 1157, per successive donazioni di laici ed
ecclesiastici, sotto la giurisdizione dell'arcivescovo di Pisa.
Sorta una contesa con il comune di Volterra, che avanzava dei diritti
sul castello, nel 1199 questo fu assegnato definitivamente al vescovato
pisano, al quale fu riconfermato nel 1293 con la pace di Fucecchio.
Nel 1406, pochi mesi prima della caduta di Pisa, Riparbella entrò
nel dominio della repubblica di Firenze, alla quale fu sottratta per
poco tempo dall'esercito napoletano di Alfonso d'Aragona nel 1447.
Nel 1494, in occasione della discesa di Carlo VIII e su sollecitazione
di Pisa, si ribellò al dominio fiorentino, mantenendosi
autonoma fino al 1508, quando si sottomise di nuovo ai commissari inviati
da Firenze. Nel 1635 fu eretta in marchesato dal granduca Ferdinando
II e concessa in feudo al nobile veronese Andrea Carlotti: nel 1737
i suoi successori la vendettero al fiorentino Carlo Ginori, sotto
cui rimase fino alle riforme leopoldine che la trasformarono in comunità
autonoma.
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