Abitanti nel 1991: 4.185
Il
territorio del comune di Sorano si estende per 174,60 kmq in una zona
collinosa all'estremità orientale della provincia di Grosseto.
Già dominio degli Aldobrandeschi e degli Orsini, comprendeva
originariamente nei suoi confini, fissati dalla riforma lorenese del 1789,
anche le frazioni di Catabbio e San Martino, aggregate dal 1928 al comune
di Manciano.
Di una «rocca» di Sorano, località di origine etrusca,
si ha notizia nel 1172, attraverso un documento stipulato tra i conti
Giacomo e Ranieri di Bartolomeo, appartenenti a una famiglia signorile
locale, successivamente legata da vincoli vassallatici alla dinastia aldobrandesca.
Nel 1210 l'imperatore Ottone IV confermò a Ildebrandino
degli Aldobrandeschi il possesso del territorio già dominato
da Ranieri di Bartolomeo e comprendente, tra gli altri, il castello di
Sorano. Assegnata al ramo degli Aldobrandeschi di Sovana dagli atti di
divisione della contea del 1216 e del 1274, Sorano passò per
successione, nel 1293, agli Orsini. Insieme al Vicino castello di
Pitigliano, alle cui sorti fu costantemente legata, divenne un punto di
forza della famiglia romana sia nella guerra del 1416-17, sia nel 1454,
quando venne ripetutamente assediata dalle truppe senesi. Rimase sotto
il dominio degli Orsini, sia pure con alterne Vicende, fino al 1608, quando
fu incorporata definitivamente nel granducato di Toscana. Tra le località
di interesse storico, oltre ai castelli di Montorio, Montebuono, Montevitozzo
e Castell'Ottieri, particolare rilievo riveste Sovana, nota per aver dato
i natali a papa Gregorio VII (1020-1085), protagonista di primo piano
della vita politica e religiosa della sua età. Sovana, già
centro etrusco nel VII-VI secolo a.C., divenne anche importante insediamento
romano a partire dalla metà del III secolo a.C. Fu municipio, poi
sede episcopale, quindi, nell'VIII secolo, centro di un distretto territoriale
longobardo. Tra il X e il XIII secolo, mantenne la sua importanza
sotto il dominio degli Aldobrandeschi, un ramo dei quali avrebbe ricevuto
proprio da Sovana la denominazione specifica. Passata nel 1295 agli Orsini
e, dal 1410, sotto il dominio di Siena, decadde successivamente,
perdendo nel 1660 anche la sede vescovile. Vani sono stati tutti i tentativi
successivi di rivitalizzare l'area, da quelli di ripopolamento effettuati
nel Quattrocento dalla repubblica senese attraverso la lusinga di esenzioni
fiscali e concessioni di vario genere, a quelli operati nel Settecento
dai Lorena con la costruzione di canali di scolo, fognature e acquedotti
e con la riparazione delle abitazioni dell'antichissimo centro. Durante
la lotta di Liberazione il territorio di Sorano fu teatro di un'intensa
attività partigiana.
Da vedere: La Rocca, imponente costruzione del
1552, è un significativo esempio di architettura militare rinascimentale.
S. Nicola, collegiata che conserva al suo interno un prezioso
S. Giuseppe. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
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