Abitanti nel 1991: 1.237
Il territorio comunale di Talla, nel Valdarno casentinese, occupa un'area
di 60,18 kmq che va dalle pendici sud-orientali del giogo di Pratomagno
alle basse colline che digradano verso la riva destra dell'Arno. Abitata
in epoca etrusca, centro feudale, ha raggiunto l'assetto attuale
nel 1809 con la creazione delle «mairies»: la comunità
di Castel Focognano venne privata di una parte del suo territorio (comprendente
le frazioni di Talla, Bagnena, Bagno, Bicciano, Pieve, Pontenano, Capraia,
Faltona e Campovecchio) che andò a formare la nuova comunità
di Talla.
Talla, di sicura origine etrusca (confermata dalla scoperta nel 1888
di una necropoli), viene ricordata per la prima volta nel 1057 in un
documento stipulato da un certo Ugo del fu Grifo e da suo figlio Ardingo
«in castro Talla». Pare infatti che, prima di passare
sotto la signoria degli Ubertini di Chitignano nel 1249, il castello
di Talla fosse stato dominato da un ramo di una stirpe locale,
gli Ardinghi di Catenaia. Nel 1314 entrò a far parte dei
possessi dei Tarlati e alla morte del vescovo Guido tornò
di nuovo sotto gli Ubertini, i quali però nel 1353 dovettero sottomettersi
alla sovranità della repubblica di Firenze, che conquistò
definitivamente Talla e tutto il contado aretino nel 1384. Il castello
con il suo territorio venne allora aggregato alla podesteria di Castel
Focognano. Talla rivendica il merito di aver dato i natali a Guido di
Arezzo,
più noto come Guido Monaco, inventore del moderno sistema
di notazione musicale (997-1050 ca.). Durante l'ultimo conflitto gran
parte dell'abitato venne incendiato nel luglio 1944.
Da vedere:
Parrocchiale di San Niccolò con la sorprendente decorazione
dell’antica cornice dell’organo.
Piazzetta Landi, con i caratteristici porticati, il monumento
ai Caduti di Domenico Purificato. |
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