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Tavarnelle Val di Pesa

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Abitanti nel 1991: 6.911

Il territorio del comune di Tavarnelle si estende per 56,98 kmq in zona collinare, sull'altopiano che divide la Val di Pesa dalla Val d'Elsa. L'origine del comune è recente, essendo stato costituito nel 1892 con le frazioni di Tavernelle, Sambuca e San Donato in Poggio staccate dal comune di Barberino Val d'Elsa. Dal 1909 la nuova denominazione del comune è di Tavarnelle Val di Pesa (anter. Tavernelle).

Il capoluogo prende nome da tabernulae, cioè dalle antiche taverne che erano posto di tappa sulla via Cassia per chi intraprendeva il viaggio da Firenze a Siena. Sul territorio nel Medioevo, signoreggiavano alcune grandi famiglie, quali gli Albero e i Buondelmonti; pervenuto nella prima metà del XIII secolo sotto il dominio di Firenze, questa non giudicò mai necessario cingere il borgo di mura, potendo contare per il sistema difensivo della zona sui vicini castelli di San Donato e di Barberino.

Lo sviluppo e l'importanza di Tavarnelle è comunque recente: più importanti per la loro storia sono sicuramente le frazioni di San Donato e della Badia di Passignano. San Donato in Poggio, ancor oggi cinto di mura, fu sede per due volte, nel 1176 e nel 1255, della stipulazione di trattati di pace fra Firenze e Siena e presso la sua pieve si riunì nel 1260 l'esercito fiorentino che si accingeva alla battaglia di Montaperti; fu capoluogo di comunità fino al 1774. La Badia di Passignano, sorta su un terreno che era stato insediamento etrusco e romano, secondo la leggenda fu fondata da san Zanobi nel 395; ma per attenerci alla storia va detto che essa, divenuta vallombrosana fin dal X secolo, fu una delle residenze predilette da San Giovanni Gualberto, che qui mori nel 1073. Nel 1485 il monastero, ricco di beni e di privilegi, fu occupato manu militari da Lorenzo il Magnifico, che l'aveva ottenuto in commenda per il proprio figlio Giovanni, cacciandone i monaci. Giovanni, divenuto papa Leone X, lo restituì ai vallombrosani nel 1499 e ad essi rimase fino al 1810, quando con la riforma napoleonica il convento fu soppresso e la proprietà venduta a privati.

Da vedere:
S. Lucia al Borghetto, ex convento francescano del 1200. La chiesa a navata unica, è un importante esempio di architettura gotica del territorio, anche se durante i secoli ha subito diverse modifiche. Al suo interno importanti opere d’arte.

Parte storica riprodotta su autorizzazione della Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e Giuridici
Fotografia di Sandro Santioli

 
 
 
   
 
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