Abitanti nel 1991: 3.815
Situato
tra le valli dell'Era, del Cascina e limitato a sud dal torrente Sterza,
il territorio del comune si estende per 43,43 kmq in zona prevalentemente
di bassa collina. E divenuto comunità autonoma con le riforme
leopoldine.
Castello con rocca e borgo, sembra avere avuto origine dal vicino
Castelvecchio, dove esiste ancora oggi un oratorio annesso nel 1244
a Terricciola. Vi esercitava la propria giurisdizione (ma le notizie sono
incerte) il vescovo Ranieri di Volterra, che vi rinunziò, nel 1284,
in favore del comune di Firenze, al quale gli abitanti fecero giuramento
di fedeltà. Poco dopo, però, Terricciola e altri castelli
della Val d'Era passarono sotto il dominio di Pisa, che h mantenne
fino alla sua capitolazione nel 1406. Verso la metà del XV secolo
ricevette tutti i privilegi dell'abbandonata pieve e del castello di Pava
(o Pieve a Pitti) distrutti, pare, dai fiorentini nel 1430. Da allora
il parroco di Terricciola si chiamò pievano di Pava, Terricciola
e Castelvecchio, con un accorpamento di cui si trova menzione in occasione
della visita del Vescovo di Volterra in Val d'Era nel 1576.
Sottratto ai fiorentini nel 1496, durante la ribellione di Pisa, il castello
fu riconquistato poco dopo, seguendo le successive vicende del dominio
di Firenze. A Terricciola è nato il commediografo Tommaso Gherardi
Del Testa (1818-1881).
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
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