Senza
risalire al tempo degli Etruschi, si può dire che, a parte
le comunque numerose testimonianze di castelli medievali ed antichissime
chiese, l'architettura urbana toscana iniziò nel
1200 con la costruzione delle case-torri, più simili però
a fortezze che a dimore private. Con il prosperare dell'economia della
regione, il gusto cambia, così nel secolo successivo le
città si fanno ricche di case nobili, gli edifici in pietra
si fanno più eleganti ed estesi in orizzontale. Nel '400
oltre alla costruzione di edifici signorili sempre più raffinati
si ha l'esigenza di costruire anche abitazioni più solide
per i ceti più poveri, come prevenzione per
i frequenti incendi che distruggevano le catapecchie di legno. A questo
punto il 1500 vede un organizzazione architettonica
ottimale della scena urbana, ed è in questo secolo che la
ricca borghesia, e non più solo i nobili, si costruisce
le proprie case, dando mandato ad abili e raffinati architetti come: Simone
del Pollaiolo, il Buontalenti, il Giambologna.
Alla fine di questo secolo compaiono alcune novità, tra le quali
il balcone. Il Seicento porta l'opulenza del barocco, espressa
al meglio nell'architettura religiosa. La fine del Settecento
coincide con la costruzione di eleganti villini borghesi alla periferia
delle città e di palazzi e chiese dalle linee più pulite.
La trasformazione urbanistica più radicale, specialmente a Firenze,
si ebbe nell'Ottocento, quando furono abbattute vecchie case per
far largo ai grandiosi palazzi degni della neonata Capitale d'Italia,
disegnati spesso dagli architetti Baccani e Poggi. Infine
il Novecento che si apre con la decorativa "art nouveau",
della quale abbiamo notevoli esempi di edifici in Versilia e a
Montecatini. Purtroppo la "grande guerra" distrusse molto,
così dopo il 1950 si ha una veloce ricostruzione delle città,
semplificando l'architettura degli edifici, affermando così
ufficialmente la funzione sociale dell'architetto, meno artista,
più tecnico.
E' per noi toscani doveroso ricordare l'architetto Giovanni Michelucci
(1891-1991) pisano di nascita ma fiorentino d'adozione, conosciuto in
tutto il mondo, che nella sua lunghissima vita ha progettato, specialmente
per la Toscana, numerose opere pubbliche, private e religiose, adatte
all'abitare ed al vivere dell'uomo. |