Al
centro della viabilità tra due importanti città,
Firenze e Siena, il Chianti si estende dal bacino dell'Arno fino
a quello dell'Ombrone, mentre ad ovest comprende la Valdelsa, e raggiunge
il Valdarno Superiore ad est. Il Chianti, zona di produzione vinicola
da sempre (ci sono testimonianze Etrusche di produzione di vino), è
un luogo da visitare, sia per la bellezza incontrastata della natura
che si fonde con l'opera dell'uomo, sia per conoscere gli innumerevoli
paesi, castelli e fattorie che abitano questa terra generosa. Questa splendida
regione, nota in tutto il mondo, è divisa in due zone, il Chianti
Fiorentino e il Chianti Senese.
Il Chianti è attraversato dalla Via Chiantigiana, che unisce
Firenze a Siena, attraverso un territorio ricco di storia. Da questa via
principale si diramano infinite strade (asfaltate e non) che portano ad
antiche pievi, vecchi castelli e fattorie.
I paesi più importanti che si incontrano lungo la Via Chiantigiana,
partendo da nord, sono Impruneta, nota non solo per la produzione di vino
e olio d'oliva, ma soprattutto per la produzione di terracotta. Infatti
il cotto più famoso arriva da questo paese; anche la cupola del
duomo di Firenze è coperta da cotto imprunetino.
Proseguendo troviamo Strada in Chianti, chiamata così perché
sorge sull'antica Via Cassia Imperiale voluta dall'Imperatore Adriano
nel 123 d.C. Più a sud, tra gli altri, troviamo il Castello
di Verrazzano, da cui proviene l'illustre navigatore Giovanni.
Varcato il fiume Greve, al Ponte di Rimaggio, troviamo l'abitato
di Greve in Chianti. Nato nel Medioevo come dipendenza del Castello di
Montefioralle (ancora compreso nelle sue mura), si è poi sviluppato
come mercatale, data la sua posizione di congiunzione di due strade principali.
Lasciato il Fiume Greve, la Via Chiantigiana prosegue lungo il
corso del fiume, tra querceti e vigne, fino a raggiungere Panzano, piccolo
centro di villeggiatura, interessante per la presenza dell'antico castello,
ancora in buono stato di conservazione.
La strada si snoda tra le montagne del Chianti e in pochi chilometri
porta a Volpaia, dove si trova la Commenda di S. Eufrosino, esempio
di cultura rinascimentale. Poco più a sud troviamo Radda in
Chianti, oggi conosciuta come sede del Consorzio del Chianti Gallo
Nero. La storia di questo paese, teatro in passato di vicissitudini storiche,
è documentata dal 1984 dal Centro Studi Storici Chiantigiani, con
sede nella Fattoria di Vignale.
A sud est di Radda si trova il noto centro vinicolo di Gaiole
in Chianti, che, data la sua posizione di transito verso il Valdarno,
ebbe nei secoli scorsi grande sviluppo come mercatale.
A sud ovest di Radda, invece, si trova posta come un balcone sul Chianti,
il paese di Castellina, che domina il panorama da un alto colle
al centro di tre valli. Centro tra i più importanti del Chianti
e luogo di villeggiatura, conserva la sua struttura medievale sia nel
suo centro che nei fabbricati disseminati nella sua campagna, oggi per
lo più trasformati in residenze turistiche.
Impossibile non visitare il famoso castello di Brolio, a sud di Gaiole,
presidio Fiorentino in terra Senese, fu in passato teatro di lotte tra
Siena e Firenze. Dalla prima metà dell'ottocento è proprietà
della famiglia Ricasoli, ed è sede di una delle maggiori aziende
vinicole Chiantigiane.
Proseguendo verso Siena si entra nella terra di Castelnuovo Berardenga,
uno degli ingressi al Chianti per chi proviene da Roma. Questo paese è
conosciuto, oltre che per la produzione di vino, anche per l'artigianato
del ferro battuto. Con questo paese a nord est di Siena ha fine la zona
del Chianti, i quali confini furono stabiliti con una legge del 1929,
e sul suo prodotto principale, il vino Chianti, il Barone Bettino Ricasoli
nel 1800 fissò il dosaggio delle diverse uve che lo compongono
e che lo rendono unico.
Fotografia di Sandro Santioli
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