Abitanti nel 1991: 5.088
Il
territorio del comune di Montalcino si estende per 243,62 kmq sui rilievi
collinari che separano la valle del fiume Ombrone dalla val d’Orcia.
Libero comune, divenne sede di capitanato sotto il granducato mediceo.
Pressoché impossibile è ricostruire l’origine e
la formazione del castello e della comunità di Montalcino: situato
nel territorio sul quale avevano giurisdizione già dal IX secolo
gli abati di Sant’Antimo (che furono tra i maggiori feudatari
del senese fino al Duecento), ha visto con tutta probabilità andare
dispersa con l’archivio dell’abbazia la documentazione sui
suoi primi secoli di vita. Verso la fine del secolo XII Montalcino
comunque era già costituito in comune, alleato di Siena (pur
sforzandosi di mantenere nei suoi confronti la propria autonomia) nella
guerra che questa perse contro Firenze; ma in conseguenza dell’accordo,
seppure effimero, stipulato tra le due città, all’inizio
del 1200 venne assediato e distrutto da Siena.
Cessata la tregua e vistisi impossibilitati a mantenere il possesso di
Montalcino per la ripresa delle ostilità, nel 1212 i senesi tentarono
di rilevare i diritti giurisdizionali che l’abbazia di Sant’Antimo
aveva ancora sul castello, finendo per ottenere la quarta parte di esso.
I montalcinesi però, forti dell’appoggio di Firenze e di
Orvieto, cominciarono ben presto ad essere riottosi a rispettare gli impegni
di fedeltà e alleanza che li legavano a Siena. Nel 1232 e poi ancora
nel 1252 i senesi riuscirono a impadronirsi dell’indipendente castello;
riconquistato per breve tempo dai fiorentini, tornò sotto il dominio
senese dopo la battaglia di Montaperti, ottenendo di nuovo la propria
autonomia nel 1269. Solo alla metà del Trecento, Montalcino
fu inserito nel dominio territoriale di Siena e i suoi abitanti ebbero
la cittadinanza senese, mentre veniva rapidamente costruita la rocca,
simbolo del potere della città maggiore e visibile ancora nella
sua imponente struttura. Nel 1462 Montalcino, insieme a Pienza, ottenne
da Pio II l’istituzione della diocesi. Dopo la capitolazione
di Siena a Cosimo I dei Medici nell’aprile del 1555, è a
Montalcino non ancora conquistato che si riuniscono i fuorusciti senesi
e il castello diventa il centro della resistenza agli eserciti imperiale
e mediceo, capitale di un territorio non assoggettato, sede del governo
e del consiglio senesi in esilio. Fu soltanto nel 1559 che, cessata
anche la protezione del re di Francia, i montalcinesi si arresero e prestarono
giuramento al duca di Firenze. Nei dintorni sorge la maestosa abbazia
di Sant’Antimo che si vuole fondata da Carlo Magno.

Nonostante le importanti testimonianze storiche ed artistiche che offre
il paese, esso è ricordato in tutto il mondo come patria del
Brunello, eccellente vino nato intorno alla metà del 1800 dalla
decisione di Ferruccio Biondi Santi, di utilizzare solo uva Sangiovese.
Da vedere: Piazza del Popolo, fulcro cittadino,
è circondata da edifici tardo-medievali, tra i quali: Palazzo
dei Priori, del 1400, ha la facciata coperta di stemmi ed è
dominato da una torre di pietra e mattoni. La Rocca, costruita
nel 1361 utilizzando parte delle precedenti mura, è uno dei
principali esempi di fortezza toscana. L’interno è utilizzato
nel periodo estivo per spettacoli ed eventi culturali. Musei
riuniti Civico, Diocesano e Archeologico, allestiti nei locali
del complesso conventuale di S. Agostino, comprendono collezioni di
dipinti su tavola ed una importante raccolta di sculture lignee dipinte
della scuola senese, oltre ad altre opere di varia natura. Duomo,
costruito sul posto della più antica pieve di S. Salvatore,
fu rifatto nell’Ottocento in stile neoclassico. L’interno
custodisce importanti opere d’arte e reperti della precedente
costruzione. S. Agostino, imponente costruzione romanico
gotica del Trecento, ha l’interno finemente affrescato.
Abbazia di S. Antimo, a circa 10 km a sud dell’abitato,
in un vasto oliveto, si erge questa imponente e severa costruzione
che si vuole fondata nel 781 da Carlo Magno. E’ uno dei più
pregevoli esempi di architettura monastica. La chiesa risale al secolo
XII. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
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