Abitanti
nel 1991: 13.856
Il
territorio del comune di Montepulciano si estende per 165,58 kmq nella
pianura e sulle colline che separano la Val di Chiana dalla Val d’Orcia.
Libero comune, poi podesteria, divenne, con successive modificazioni
e contrasti territoriali soprattutto con la vicina comunità di
Chianciano, sede di capitanato.
Probabilmente abitato in epoca etrusca e romana, il castello di Montepulciano
è ricordato per la prima volta come centro fortificato in un
documento del 715. Con la dissoluzione dell’ordinamento carolingio
vi si affermò il dominio della famiglia degli Scialenghi
e di quella dei Manenti da Sarteano, ma già durante il secolo
XII si andò sviluppando il libero comune con propri organismi politici
e amministrativi, in un primo tempo alleato con Siena. All’inizio
del XIII secolo però gli abitanti, volendo contrastare l’espansionismo
senese e desiderosi essi stessi di costituire un loro dominio territoriale,
si allearono ai fiorentini. Aveva inizio così fra le due
città maggiori la lunga contesa per il possesso di Montepulciano,
che per tre secoli, con alterne vicende, costituì uno degli obiettivi
fondamentali della lotta. Sconfitti una prima volta nel 1208, i
senesi nel 1229, alleatisi con gli antichi signori feudali espulsi
da Montepulciano, ne tentarono la conquista; riusciti in un primo tempo
vittoriosi sui fiorentini, nel 1232 rasero al suolo le mura e le torri
del castello. Ma le sorti del conflitto volsero ben presto in loro
sfavore ed essi furono costretti al pagamento della somma necessaria alla
ricostruzione di Montepulciano. Rientrato nell’orbita senese con
la sconfitta fiorentina a Montaperti (1260), il castello, dopo
la battaglia di Benevento, si pose nuovamente sotto la protezione di Firenze
e solo con l’avvento al potere della parte guelfa a Siena (1287)
e il periodo di relativa pace tra le due città per Montepulciano
ebbe inizio un lungo periodo di dipendenza da Siena, protrattosi
fin verso la metà del XIV secolo. In questi anni i montepoliziani
rafforzarono le istituzioni comunali, ma furono anche divisi al loro interno
dalle lotte tra fazioni e gruppi di potere: particolare importanza assunse
in questo periodo la famiglia Del Pecora.
Nel 1390, Montepulciano passò sotto la sovranità di
Firenze che provvide al restauro delle mura e alla costruzione di
una nuova fortezza. Alla fine del XV secolo gli abitanti, spinti soprattutto
da ragioni economiche, tentarono un nuovo avvicinamento a Siena; ma dopo
un periodo di scontri e di trattative diplomatiche i fiorentini nel 1511
lo riconquistarono definitivamente. Nel 1561 Montepulciano fu eretto
in sede episcopale e quindi ottenne la dignità di città,
essendo anche redatta in quell’anno una nuova stesura dello statuto
comunale; divenuto dal 1609 al 1637, insieme a tutto il suo territorio,
feudo di Cristina di Lorena, vedova di Ferdinando I, tornò poi
sotto la diretta giurisdizione dei granduchi. A Montepulciano, ricco di
monumenti medievali e di imponenti chiese tardorinascimentali che documentano
l’importanza della città in quell’epoca, sono nati
personaggi famosi come l’umanista Agnolo Ambrogini, detto
il Poliziano (1454-1494), il cardinale Roberto Bellarmino
e il papa Marcello II (Marcello Cervini, 1501-1555).

Centro agricolo noto per la produzione di vino, tra cui l'eccellente
Nobile, prodotto dalle migliori aziende vinicole della zona ed
esportato in tutto il mondo.
Montepulciano ospitò nei primi anni del Settecento il trentino
Padre Andrea Pozzo, gesuita, artista barocco, che fu uno
tra i massimi diffusori del barocco europeo, il quale operò molto
nella cittadina, tanto che oggi Montepulciano è considerato
uno dei centri più importanti d'arte barocca.
Il minuscolo lago di Montepulciano è circondato da un folto
canneto, e per le favorevoli condizioni climatiche ed ambientali conta
la presenza di numerose specie di uccelli acquatici, che
richiamano numerosi turisti appassionati di "bird-watching".
Da vedere: Piazza Grande, da sempre nucleo civile
e religioso della cittadina, fu trasformata nelle forme attuali nel
cinquecento. E’ circondata da palazzi medievali, tra cui il
Palazzo Comunale, dal bel cortile trecentesco, fu rifatto nel
1400; l’imponente facciata fu quasi certamente disegnata dal
Michelozzo. Palazzo Nobili-Tarugi, costruzione cinquecentesca,
si dice disegnato da Antonio da Sangallo il Vecchio, è abbellito
da una loggia. Palazzo del Monte Cantucci, iniziato nel 1519
da Antonio da Sangallo il Vecchio per il Cardinale del Monte, fu successivamente
rimaneggiato ed ampliato. Palazzo Avignonesi, eretto nel
1500 sulle preesistenti case della famiglia, è una imponente
costruzione in travertino con il grande portone incorniciato di bugnato
e fiancheggiato da teste di leone. Museo Civico e Pinacoteca
Crociani, ospitato nel palazzo Neri-Orselli, è composto
di pregevoli dipinti di scuola senese e fiorentina e di opere di Andrea
della Robbia. Duomo, domina Piazza Grande e sorge sul
luogo della antichissima Pieve di Santa Maria, demolita alla fine
del 1500. La facciata incompiuta si alza su una scalinata, ed è
dominata dal quattrocentesco campanile. L’interno è a
croce latina a tre navate e conserva diverse opere d’arte, tra
le quali il fonte battesimale del XIV secolo e il quattrocentesco
trittico di Taddeo di Bartolo. S. Francesco, chiesa francescana
del Duecento, restaurata nell’Ottocento, conserva un affresco
di scuola senese del Trecento. S. Biagio, monumentale costruzione
rinascimentale posta fuori dall’abitato, in un luogo isolato
e suggestivo, è un capolavoro di Antonio da Sangallo il Vecchio.
Costruita dal 1518 al 1545 in travertino, ha l’interno a croce
greca con cupola centrale dove sono conservate preziose opere d’arte. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e
Giuridici
Fotografia di Sandro Santioli |