Abitanti nel 1991: 2.330
Il
territorio del comune di Pienza si estende per 122,53 kmq sulle colline
della Val d’Orcia, sui due versanti della valle formata dal fiume
Tresa. Podesteria medievale, quindi sede di vicario. Nel 1833 le venne
staccata la frazione di Castelmuzio aggregata alla comunità di
Trequanda.
Pienza nacque nel XV secolo sul luogo dell’antico castello
di Corsignano. Questo insediamento viene ricordato fin dall’828
come «corte» organizzata di proprietà dell’abbazia
di San Salvatore al monte Amiata e a questa confermata in successivi
diplomi imperiali del X e XI secolo. Tra la fine del XII secolo e l’inizio
del XIII sul castello e sul borgo che si era andato sviluppando attorno
si affermò il dominio del comune di Siena, che, data l’importanza
strategica del luogo (e dopo che durante la guerra del 1229-1235 il
castello era stato occupato dai fiorentini e dagli orvietani), alla metà
del secolo li dotò di un presidio militare. Nel frattempo nel territorio
di Corsignano, ormai divenuto sede di un podestà (1330) e quindi
di un vicario (1348), si estendevano i possedimenti della famiglia
Piccolomini e quando, nel 1458, Enea Silvio Piccolomini, che
qui era nato nel 1405, divenne papa col nome di Pio II ebbe inizio
una fase di ristrutturazione dell’antico castello; i lavori furono
affidati al Rossellino, e Corsignano mutò il proprio
nome in Pienza, ricevendo anche la nomina a sede episcopale (1462).
Del suo passato medievale e rinascimentale Pienza conserva monumenti assai
notevoli, fra cui la cattedrale, la pieve di San Vito, il palazzo Piccolomini.
Nella seconda metà del Quattrocento si affermò come vivace
centro economico e commerciale, ma dall’inizio del Cinquecento
fu costretta a subire una lunga serie di incursioni militari e di devastazioni,da
quella di Cesare Borgia nel 1502 fino a quelle più gravi dell’ultima
fase della guerra di Siena (1553-1555). Nel 1559 Pienza entrava a far
parte del ducato mediceo. Nel suo territorio si trova anche l’antico
castello di Monticchiello, nucleo di importanza rilevante per tutto il
Medioevo, dove si svolse nell’aprile del 1944 uno dei fatti più
significativi della Resistenza nella Toscana meridionale: un gruppo di
circa 70 partigiani vi sconfisse ingenti forze nazifasciste, giovandosi
del solidale e coraggioso aiuto della popolazione.

Ad oggi questa "città ideale" vive sul turismo, richiamato sia
per la sua posizione geografica, che per la sua particolare architettura.
Qui si può gustare un'ottima fettunta con pecorino
(Il Pecorino di Pienza, uno dei più buoni e conosciuti d'Italia)
ed olio tartufato, accompagnati da un buon bicchiere di vino
locale.
Da vedere: Piazza Pio II, spazio principale di
Pienza, su cui si affacciano la Cattedrale ed i palazzi più
importanti, è ornata da un pozzo in travertino disegnato dal
Rossellino. Palazzo Piccolomini, eretto nel 1459 su progetto
del Rossellino, come residenza papale. Ha un bellissimo cortile quadrato
cinto da un portico, sulla sinistra del quale si estende il giardino
pensile. Nella prima metà del ‘900 il palazzo fu completamente
restaurato. Palazzo Comunale, posto di fronte alla Cattedrale,
è dotato di un portico. Costruito in travertino, ha una torre
merlata in mattoni, Corso Rossellino, la strada più
importante di Pienza, che unisce le due porte principali della città.
E’ fiancheggiata da splendidi palazzi costruiti come residenza
della corte papale. Casa dei Canonici, posta sulla Piazza,
ospita il Museo della Cattedrale. La Cattedrale, eretta
nel 1460, dedicata a Sant'Andrea, patrono di Pienza, conserva
al suo interno le reliquie del Santo, mandate apposta da Roma da Pio
II, per arricchire la sua città.
S. Francesco, chiesa gotica duecentesca che conserva al suo
interno interessanti pitture del 1300. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e
Giuridici
Fotografia di Sandro Santioli |