Abitanti
nel 1991: 27.382
Il
territorio del comune di Bagno a Ripoli ha una superficie di 74,09 kmq
e si estende sulla riva sinistra dell'Arno fino a congiungersi con quello
di Firenze. Sede di lega dal XIII secolo, poi capoluogo di podesteria
e infine di un'estesa comunità leopoldina, ha raggiunto l'assetto
territoriale attuale nel 1968 con l'aggregazione di una parte del
soppresso comune del Galluzzo, dopo che nel corso dell'Ottocento
aveva ceduto a Firenze tre frazioni sulla destra dell'Arno (Settignano,
Varlungo e Rovezzano).
Il comune si articola su tre centri maggiori: oltre a Bagno a
Ripoli, Antella e Grassina. Il capoluogo deve parte del nome alla presenza,
in epoca romana, di uno stabilimento termale, i cui resti
furono rinvenuti durante il XVII secolo, mentre il toponimo Ripoli lo
si fa comunemente derivare dalla posizione (Ripa), in prossimità
del fiume, di un piano alluvionale nato dalle modificazioni del corso
dell'Arno; fu sede dal XIII secolo della Lega di Ripoli,
una federazione di popoli rurali con compiti amministrativi e militari.
L'altro centro di cui bisogna fare menzione è quello di Antella,
la cui antica pieve ha rappresentato un polo di aggregazione che dette
vita, nel corso del tempo, all'attuale paese. Diversa origine sembra aver
avuto Grassina, sviluppatasi forse come mercatale del sovrastante
castello di Montacuto, ma accresciutasi soprattutto tra Otto e
Novecento per lo sviluppo dei traffici e grazie alla fiorente industria
della lavatura dei panni. Degno di nota è il fatto che il
territorio della piana di Ripoli era (e risulta anche dai disegni di Leonardo
da Vinci) attraversato da un ramo secondario dell'Arno (il cosiddetto
Bisarno), che formava un'isola fra Varlungo sulla riva destra e
la parrocchia di San Piero in Palco sulla riva sinistra.
Da vedere:
Area archeologica, con resti di edifici romani. Si può
visitare su richiesta al Comune.
S. Maria a Quarto, chiesa già esistente nel XIII sec.,
fu restaurata con integrazioni neogotiche, nel 1930. Conserva preziosi
dipinti. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e Giuridici |