Abitanti
nel 1991: 15.699
Il
territorio del comune di Figline si estende per 71,68 kmq essenzialmente
in pianura, nel Valdarno Superiore. Antica podesteria medioevale
di notevole importanza, ha raggiunto l'assetto territoriale attuale
nel 1851, quando Incisa fu elevata a comune.
L'origine dell'odierna Figline risale alla metà del XIII
secolo, ma precedentemente esisteva sulle colline antistanti un castello,
i cui primi signori furono i feudatari Ubertini da Gaville.
L'importanza dell'antico nucleo fortificato doveva essere
notevole se è vero che nel 1175 si progettava (sia pure
senza poi alcun esito concreto) di trasferirvi la diocesi fiesolana.
Nel 1198 «Figline vecchio» entrava sotto la giurisdizione
del comune di Firenze, ma fu una sottomissione con frequenti episodi
di ribellione: l'ultimo avvenne nel 1252 quando, a causa dell'asilo
offerto ai ghibellini fuorusciti da Firenze, il castello venne assediato
e costretto alla resa; ciò convinse i fiorentini a radere
al suolo le mura e le case degli insubordinati valdarnesi.
Alcune famiglie furono obbligate a inurbarsi, le altre costrette a ricostruire
le loro case in piano, dove già si era andato sviluppando il
mercatale. Il nuovo borgo rimase senza mura fino al 1357, quando
la stessa Firenze decise di munirlo per salvaguardare il ruolo di «granaio
della città di Firenze, per l'abbondanza di granaglie che continuamente
a quel mercato concorreva» (Matteo Villani). Le mura, imponenti,
furono terminate nel 1390 ma ciò non impedì che altre
volte Figline soffrisse sanguinose incursioni, soprattutto a opera
delle compagnie di ventura. In epoca moderna seguì le vicende del
capoluogo fiorentino e niente di particolare va ricordato se non gli episodi
di ribellione al dominio francese nel maggio del 1799 e la partecipazione
di numerosi figlinesi al movimento del «Viva Maria». Al territorio
del comune di Figline, podesteria di primo grado, venne annessa Incisa
dal 1822 al 1851. Tra i suoi cittadini illustri va annoverato il filosofo
Marsilio Ficino.
Da vedere:
Piazza Marsilio Ficino, elegante, circondata da portici, è
un tipico esempio di piazza mercatale.
Ospedale Serristori, già villa di S. Cerbone, ospita
al suo interno l’ambiente dell’antica farmacia dove
sono conservati vasi in maiolica dei sec. XVI-XIX.
S. Maria, collegiata fondata nel 1257, nel corso dei secoli
ha subito alcune trasformazioni, l’ultima nel 1933. L’interno
ad una navata, conserva preziose opere d’arte. Altri capolavori
sono conservati nell’attiguo Museo della Collegiata.
S. Francesco, documentata già nel 1229 e ricostruita
nel Trecento, è preceduta da un portico che la unisce al convento.
Al suo interno conserva una Madonna col Bambino in stucco dipinto
della Bottega del Ghiberti. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e Giuridici |