Abitanti nel 1991: 1.633
Il
territorio del comune di Radda in Chianti si estende per 80,56 kmq sulle
colline dell’alta valle del fiume Pesa e dell’Arbia. Centro
feudale, poi podesteria medievale fin dal XIII secolo, ha raggiunto l’assetto
attuale con le riforme leopoldine nel 1774.
Radda viene ricordata per la prima volta con certezza in un diploma
di Ottone III del 1003, quando la sua corte e il suo castello risultavano
possedimenti della Badia fiorentina a cui erano stati donati dai
marchesi di Toscana, e a questa venivano allora confermati dall’autorità
imperiale, così come avvenne più volte nei decenni seguenti
sia con atti dei successori di Ottone, sia con una serie di bolle pontificie.
Divenuta
feudo dei conti Guidi nel 1220 per volontà di Federico II,
verso la metà del XIII secolo (anche se la data precisa è
sconosciuta), per la sua fondamentale importanza strategica vi affermò
il proprio dominio il comune di Firenze, che già dal 1176
aveva giurisdizione su gran parte del Chianti meridionale prima appartenuto
ai senesi. Firenze pose Radda a capo di uno dei tre terzieri in
cui era divisa amministrativamente la Lega del Chianti e almeno a partire
dal 1384 divenne capoluogo della Lega stessa, come risulta dai più
antichi statuti conservatisi.
A metà del Trecento, su disposizione del governo fiorentino vennero
potenziate le strutture murarie del castello e nuove fortificazioni si
resero necessarie dopo l’invasione aragonese del 1478, durante
la quale il castello di Radda era stato conquistato e devastato. Altri
periodi di mobilitazione dovette vivere nella prima metà del Cinquecento,
fino alla caduta della repubblica di Siena; da allora le sue vicende furono
quelle di un attivo centro agricolo.
Da vedere: S. Maria al Prato, convento francescano
dell’XI secolo, fu ristrutturato nel 1600. Conserva preziose
opere d’arte. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e
Giuridici
Fotografia di Sandro Santioli |