Abitanti
nel 1991: 30.021
Il territorio comunale si estende per 120,82 kmq su una dorsale collinosa
e su una parte della pianura sottostante. È diventato comune
autonomo nel 1832 sotto il granduca Leopoldo II di Lorena. Nel 1910
gli è stata aggregata la frazione di Gabbro, staccata dal comune
di Collesalvetti.
Secondo la documentazione più antica, risalente all'VIII secolo,
sul capoluogo esercitava la propria giurisdizione la chiesa lucchese,
ma già intorno al Mille si delinea il ruolo di altre due forze
concorrenti: la famiglia dei conti della Gherardesca e l'arcivescovo
di Pisa, dietro il quale vediamo agire il comune cittadino. Dotata
nel XII secolo di autonome istituzioni comunali, che trovavano espressione
nella figura dei consoli, la comunità subì gradualmente
l'affermazione del dominio della repubblica pisana, sotto la quale
rimase fino al 1406, quando entrò a far parte dello stato fiorentino.
Segui le Vicende della Toscana, passando sotto la dominazione francese
e ricongiungendosi al granducato nel 1815.
Rosignano
fu aggregata alla provincia di Livorno nel 1925. Durante tutto il
periodo fascista e l'occupazione dei tedeschi che, data
la sua posizione strategica, ne avevano fatto la sede di un Kommandantur,
sviluppò una forte opposizione clandestina, soprattutto
nelle zone operaie, che si concretizzò nella formazione della III
Brigata Garibaldi Val di Cecina, operante nell'entroterra, e nell'attività
dei partiti antifascisti riuniti nel CLN. L'8 settembre 1943 le formazioni
partigiane sferrarono un attacco, poi fallito, contro le postazioni nemiche,
incontrando la concreta solidarietà della popolazione, che insorse
al loro fianco. La Liberazione di Rosignano, avvenuta il 12 luglio 1944,
fu denominata dagli alleati la «battaglia della piccola Cassino»
per la durata e l'asprezza dei combattimenti.
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e
Giuridici
Fotografia di Sandro Santioli |