Abitanti nel 1991: 5.922
Il
territorio del comune di Rufina si estende per 45,68 kmq nella Val di
Sieve in zona collinare. L'origine del comune è recente, essendo
stato istituito nel 1915 con la separazione dal comune di Pelago di
gran parte del versante prospiciente la Sieve.
La giurisdizione sopra il territorio del comune di Rufina era
nel Medioevo divisa tra il vescovado di Fiesole e i conti Guidi.
Anche se il toponimo è ricordato per la prima volta in un documento
del 1090, l'origine del capoluogo come agglomerato di una certa
importanza non è anteriore alla metà del XVIII secolo.
Risale infatti ai primi del Settecento l'opera di canalizzazione del
torrente Rufina nel tratto che sbocca nella Sieve, compiuta per iniziativa
dei frati del Poggiolo; di poco posteriori sono i successivi interventi
di bonifica del territorio sul quale oggi sorge in gran parte l'abitato.
Il
paese ebbe poi nuovo impulso potendo approfittare delle opprtunità
offerte per il commercio dalla ferrovia Firenze-Roma, costruita
nel 1859, poi accresciute con l'entrata in funzione della linea
ferroviaria Pontassieve-Borgo San Lorenzo, inaugurata nel 1912. Nel
1913, ormai notevolmente sviluppata e in buone condizioni economiche,
Rufina, fino ad allora frazione del comune di Pelago, coronò la
sua aspirazione a divenire comune autonomo riuscendo ad eleggere
la maggioranza di consiglieri del proprio paese nel consiglio comunale
di Pelago e facendo così approvare la richiesta da inoltrare alla
prefettura di Firenze. Se il capoluogo ha origini relativamente recenti,
non mancano comunque nel territorio antichi insediamenti, come
Turicchi, che nel Medioevo fu sede di una contea feudale che apparteneva
ai vescovi di Fiesole, e Castiglioni, la cui pieve risale al XII secolo.
Da vedere:
Museo della vite e del vino, ospitato nella cinquecentesca
villa di Poggio Reale. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e
Giuridici
Fotografia di Antonio Barletti |