Abitanti nel 1991: 1.105
Il
territorio del comune di San Godenzo si estende per 99,19 kmq in Val di
Sieve in una suggestiva zona montagnosa, ai confini con la Romagna.
Antico dominio feudale, fu decretato podesteria all'inizio dell'epoca
moderna.
San Godenzo trasse il nome e forse l'origine da una badia dedicata
a san Gaudenzio monaco, donata dal vescovo di Fiesole Iacopo Bavaro
ai benedettini nel 1029.
Il territorio era dominio feudale dei conti Guidi da Porciano,
e ad essi fu confermato da un diploma dell'imperatore Arrigo VI (1191);
l'appartenenza a un ramo feudale filo-imperiale lo rese, all'inizio del
XIV secolo, un centro di incontro e di congiura degli esuli di parte
ghibellina e bianca contro la guelfa e nera Firenze.
Nel
1344 il conte Alberto da Porciano, pacificatosi con i fiorentini, vendette
alla repubblica i castelli di San Godenzo e di San Bavello con i loro
distretti, e da allora essi fecero sempre parte del contado di Firenze.
Innalzato a podesteria agli inizi del XVI secolo, posto di tappa di una
delle strade, disagevoli, che in epoca granducale conducevano in Romagna,
nuovo impulso ricevette quando nel 1836 venne portata a compimento la
nuova strada carrozzabile del passo del Muraglione. Gravissimi
danni soffrì nel corso della seconda guerra mondiale, quando
gran parte del paese (ad eccezione della secolare abbazia) e delle frazioni
vicine furono minate, venendo a trovarsi proprio sulla linea gotica.
Nella frazione di Castagno nacque nel 1423 il pittore Andrea del Castagno.
Da vedere:
S. Godendo, abbazia benedettina intitolata al Santo eremita,
fu fondata nel 1029, ha subito nei secoli alcuni interventi, il più
drastico dei quali nel 1921 ad opera di Ezio Cerpi. Al suo interno
a tre navate vi sono diverse opere d’arte, per lo più
del 1500. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
Regione Toscana - Dipartimento della Presidenza E Affari Legislativi e
Giuridici
Fotografia di Antonio Barletti |