Abitanti nel 1991: 14.375
Il
territorio del comune di Signa, nel Valdarno Inferiore, si estende per
18,81 kmq in pianura e in collina. Prende origine da un comune
di età medievale, con modificazioni e aggiunte. Inizialmente
separato nei comuni di Gangalandi (Lastra a Signa), Signa e Lecore, nel
1774 subì una ristrutturazione, quando le comunità di
Signa e quella di Lecore vennero unite a quella di Campi, fino a che nel
1808, con un decreto napoleonico, Signa venne eletta a comunità
a sé stante. Un decreto regio del novembre del 1928 gli assegnò
parte del soppresso comune di Brozzi.
Il centro principale, di origine romana (Exinea), posto alla confluenza
del Bisenzio con l'Arno, è testimoniato per la prima volta come
castello nel 978; da notare che, lungo tutto il tratto dell'Arno tra
Firenze e Pisa, Signa era l'unico centro a possedere un ponte,
attestato già prima del XII secolo, a capo del quale, sulla riva
sinistra, opposta quindi all'abitato primitivo, si era formato un centro,
la cui denominazione (mercatale) non lascia dubbi sulle funzioni (1252).
Punto nevralgico, quindi, per quanto riguarda la viabilità
da non dimenticare, infatti, che sulla riva dove era situato il mercatale
passava la strada per Pisa e centro strategico di notevole importanza,
in quanto situato sul confine del contado fiorentino con quello pistoiese.
Tale situazione fu negativa per Signa in alcune occasioni, come quando
nel 1325 Castruccio Castracani, dopo aver distrutto il ponte sull'Arno,
dette alle fiamme l'abitato. Per l'importanza a cui abbiamo accennato,
già nel 1326 il comune di Firenze aveva dato disposizioni per la
riedificazione del castello (due delle cui porte sono tuttora visibili)
insieme a gran parte della cinta muraria. Alla ricostruzione delle mura
seguì quella del ponte, e da allora, a parte casi isolati (un assedio
nel 1397), l'abitato non ebbe a subire altri danni. Le sorti economiche
di Signa furono prospere, e alla fine del XVIII secolo viene ricordata
come la più popolosa comunità di campagna del granducato.
Durante l'ultimo conflitto il paese, e in particolare la località
di Ponte a Signa, ebbe a patire molti danni; quest'ultima, oltre alla
distruzione del ponte, che è stato ricostruito più a monte,
ebbe il 48% degli edifici distrutti.
Da vedere:
Castello, nucleo antico formatosi prima del Mille, circondato
dai resti delle mura trecentesche che comprendono anche S. Maria
in Castello, chiesa già documentata nel 746 e rimaneggiata
più volte nel corso dei secoli
S. Giovanni Battista, o della Beata, in questa pieve
quattrocentesca è sistemato il corpo della beata Giovanna da
Signa. L’interno a tre navate, insieme ad altre opere d’arte,
conserva gli affreschi con storie della beata Giovanna eseguito
in due epoche diverse. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
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