Il
pollo del Valdarno ha livrea bianca con cresta semplice, eretta nel gallo
e ripiegata nella gallina, bargigli molto sviluppati di colore rosso sangue,
orecchioni bianco crema, becco, tarsi e pelle gialli. I maschi impennano
molto tardi (a 40-50 giorni risultano ancora nudi (omerali, collo, pettorali,
ventrali e coda), elemento questo che può servire a identificarne
la razza. Nel gallo, la coda è a ciuffo con falciformi brevi. In
4-5 mesi, il maschio raggiunge un peso di 2-2,5 kg, la femmina di 1,5-2
kg. I muscoli delle cosce sono ben sviluppati, mentre i pettorali hanno
dimensioni contenute (inferiori, ad asempio, al pollo livornese). La gallina
presenta forte attitudine alla cova, ed è pertanto una mediocre
produttrice di uova (dal guscio bianco). Le carni sono di qualità
eccellente.
A causa dell’impiumamento tardivo, questa razza non può
essere allevata in batteria, poiché le aggressioni per beccare
i cannoli delle penne che spuntano possono causare la morte dei pollastri.
Gli animali, perciò, vengono allevati in terreni recintati dotati
di pollaietti per i più giovani, oppure completamente liberi, ma
controllati per difenderli dai predatori. Necessitano mediamente di 10
mq di terreno a testa e di solito vengono allevati in zone boscose e nella
macchia. Ricevono un’alimentazione mista, in buona parte fornita
dal pascolo naturale (questi animali difatti sono dei forti erbivori ed
insettivori): il sole e l’aria aperta favoriscono la pigmentazione
della pelle.Il pollo del Valdarno viene prodotto prevalentemente per il
consumo familiare: la maggior parte degli allevamenti conta dai 20 ai
25 animali, mentre gli allevamenti più grandi (di circa 200-300
capi) sono assai rari. La macellazione viene fatta in azienda se vi sono
le strutture adeguate, oppure nei macelli comunali.
La selezione di questa razza ha avuto inizio nel 1957, con la costituzione
di un apposito gruppo avicolo con centri di selezione a Montevarchi e
a Loro Ciuffenna.Si cucina tipicamente alla griglia e in umido con i "rocchi"
(polpettine di sedano), ma viene utilizzato anche per tutte le altre ricette
a base di pollo (lesso, arrosto etc.).
Nelle province di Firenze ed Arezzo ci sono una decina di allevatori
di pollo del Valdarno, in particolare a San Giovanni Valdarno. Si può
stimare una produzione di circa 6000 polli l’anno, destinati prevalentemente
alla vendita diretta in zona.
Territorio interessato alla produzione |
Valdarno aretino e fiorentino, sia a valle
che nelle colline e nelle montagne circostanti; l’animale è
molto rustico e resistente al clima umido tipico della zona; province
di Arezzo e Firenze. |
Produzione in atto |
Attiva. |
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