We
apologize, the following text is not translated into English, click
here for an automatic translation
La pianta ha crescita determinata e maturazione contemporanea. Il baccello
si presenta di colore bianco sporco con striature rossastre; la dimensione
del baccello è contenuta (circa cm 1 di diametro, 10-12 cm di lunghezza).
Il seme ha forma ovale e presenta un colore molto chiaro alla raccolta
(quasi bianco) per poi acquisire una colorazione dal marrone chiaro al
beige con striature rosso granato; il seme è di dimensioni medio
piccole. Fagiolo molto farinaceo e consistente, presenta un epicarpo molto
sottile che lo rende particolarmente delicato.
Il seme, riprodotto direttamente in azienda, viene messo a dimora in
aprile-maggio; normalmente è seminato in abbinamento al formentone
maggese sulle stesse file.
Prodotto fresco: viene raccolta a mano l’intera pianta e,
nei locali dell’azienda, vengono separati i baccelli dai residui
vegetali e collocati in casse forate.
Prodotto secco: la raccolta è meccanizzata. Le piante vengono
sfalciate e poste a seccare in andane; la raccolta avviene con una macchina
che separa il seme dai baccelli. In azienda il prodotto viene vagliato
poi posto in sacchi di plastica e portato alla refrigerazione per la conservazione.
Il prodotto refrigerato viene vagliato una seconda volta, selezionato
a mano e conservato in magazzino fino al confezionamento in sacchetti
da 500 gr oppure da 5 kg.
Il crescente interesse dei consumatori verso le tipiche minestre luccchesi
(a base di passati di fagioli) ha determinato la riscoperta del fagiolo
scritto di Lucca la cui produzione era praticamente rimasta relegata a
pochi hobbisti e destinata quasi esclusivamente all’autoconsumo.
I notevoli costi di produzione per una coltura ancora effettuata a livello
artigianale e con scarsi apporti di meccanizzazione ne avevano disincentivato
la produzione. In questi ultimi anni un attento lavoro di cernita e selezione
ha consentito di riportare in purezza il seme. Il fagiolo scritto di Lucca
veniva prodotto nelle aree più fertili della piana di Lucca in
terreni freschi, di medio impasto tendente al sabbioso. In cucina il fagiolo
scritto è stato sempre usato in alternativa al fagiolo rosso di
Lucca per la preparazione di minestre di verdura quali zuppa alla frantoiana,
minestra di farro, pasta e fagioli, "farinata" (tipica minestra
lucchese a base di passato di fagioli, farina di mais e cavolo nero);
è adatto inoltre nelle tipiche preparazioni "all’uccelletto".
In zona opera l’Associazione Agricoltori Custodi, Sezione soci
di Lucca che si occupa di commercializzare il prodotto. I produttori nella
piana di Lucca sono 5 e immettono sul mercato dai 20 ai 30 quintali all’anno
di prodotto sia fresco che secco, anche se la parte più consistente
è prodotta attualmente da due aziende che effettuano la raccolta
meccanica del prodotto e lo commercializzano secco. Altre piccole aziende
producono prodotto fresco per il mercato locale e per l’autoconsumo.
La vendita avviene esclusivamente in zona. In Garfagnana se ne producono
circa 6 quintali, la metà dei quali viene destinata alla vendita
diretta aziendale e solo una minima parte viene consegnata nei negozi
presenti in zona.
Territorio interessato alla produzione |
Si produce in Garfagnana, provincia di Lucca. |
Produzione in atto |
Attiva. |
|