Abitanti
nel 1991: 817
Il
territorio comunale di Chitignano, nel Valdarno casentinese, si estende
per un'area di 14,70 kmq su un contrafforte del versante occidentale dell'Alpe
di Catenaia, digradante sull'angusta valle del torrente Rassina. Fu in
origine un centro feudale; divenne comunità nel 1780 e in
quella data gli vennero attribuite le frazioni di Taena e Rosina.
Se il territorio del comune dall'età romana al Medioevo era
attraversato dalla strada che congiungeva Arezzo,
valicando l'Appennino, alla valle del Savio, il centro è ricordato
per la prima volta nel 967 in un diploma di Ottone II nell'elenco
delle corti date in feudo a Goffredo di Ildebrando suo vassallo;
passato poi dai conti di Chiusi agli Ubertini, dopo essere stato a lungo
possesso di un ramo di questa potente stirpe signorile verso il 1325
il castello entrò a far parte dei domini di Guido Tarlati,
vescovo di Arezzo.
Ma con la definitiva acquisizione fiorentina della maggior parte
del territorio aretino nel 1384, Chitignano venne di nuovo dato
in accomandigia agli Ubertini che, sotto la tutela di Firenze, mantennero
la signoria su di esso fino alla settecentesca abolizione dei diritti
feudali nel granducato di Toscana (salvo una breve parentesi nel 1402
quando la momentanea alleanza degli Ubertini con i Visconti provocò
la reazione di Firenze che in breve li riportò all'obbedienza).
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
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